Centro Laudato Si

Chevron Right

Bosso

Botanica

Buxaceae

Descritto nel 1415 ma conosciuto già in epoca romana, il bosso è un cespuglio che può arrivare alle dimensioni di un alberello, fino a 8 metri di altezza, sempreverde; fusti all’apice pubescenti e quadrangolari, fusto con corteccia grigio-marrone, con piccole scaglie caduche. Foglie opposte, coriacee, lucide di sopra e verde-chiare di sotto; lamina ovata o subrotonda di 1-1,5 cm. Infiorescenza gialla con 1 fiore femminile al centro circondato da parecchi fiori maschili. Il frutto è una capsula sessile a tre logge, sormontata da tre stili verdi e poi marroni, semi neri e lucenti. Cresce in boschi termofili di latifoglie o pietraie fino a 800 metri.

Storia

Pianta di antichissime origini, deve la sua fama alla sua caratteristica di essere un sempreverde dotato di lentissimo accrescimento e di risultare, quindi, adatto all’impiego nell’ars topiaria. In Grecia era sacro ad Ade, che proteggeva in particolar modo le piante sempreverdi, emblemi della Vita che continuava negli “inferi”; per questo motivo simboleggiava la perpetua Riviviscenza della natura e, in senso più ampio, l’Eternità. Anche i romani conoscevano il bosso perché scrivevano su tavolette di questo legno, ricoperte di cera. Il nome deriva dal greco “Puxos” da cui è derivata la parola pisside, piccola scatola di legno di bosso anticamente contenente gioielli o principi medicamentosi e che col cristianesimo indica il recipiente per le Ostie consacrate.

La Pianta a Castelgandolfo

È soprattutto noto per il suo uso nelle ville o nei parchi dove spesso viene sagomato con la potatura per creare figure geometriche o altro. Lo possiamo ritrovare un po’ dappertutto, con la sua varietà microphylla nei tre splendidi giardini all’italiana, dove è usato per delimitare gli spazi verdi ma anche per “costruire” le forme dei gigli, delle greche semplici e doppie e per fare il “labirinto”; nelle siepi basse degli altri giardini formali o per delimitare le aiuole del parco all’inglese.

Simbolismo Generale

Il bosso è un arbusto-alberello sempreverde conosciuto in boschi sempreverdi abbastanza caldi ma soprattutto noto per il suo uso nelle ville o nei parchi dove spesso viene sagomato con la potatura per creare figure geometriche o altro. Come tutte le essenze sempreverdi simboleggia l’Eternità, la speranza di Salvezza.
È stato un simbolo dello Spirito di Dio nel VIII sec.; nel XIII sec. ha rappresentato la Vergine Maria e la generosità nel XII sec.
Una delle caratteristiche della pianta. che dà anche ragione del suo nome, è data dalla particolare durezza del suo legno e probabilmente per questa sua caratteristica, nel Medioevo si riteneva che di legno di bosso fosse fatta la Sacra Coppa dell’ultima Cena.
Nelle Constitutiones scritte nel 1080 dal beato Rodolfo per tramandare l’insegnamento di S. Romualdo c’è una parte che parla del “significato dei sette alberi”. Vi vengono elencate sette piante e le loro caratteristiche che vengono simbolicamente interpretate come virtù spirituali.
Una delle sette piante che il monaco camaldolese deve particolarmente amare e coltivare è proprio il bosso simbolo di umile perseveranza, piantina dalle foglie piccole ma capace di sopportare grosse potature, simbolo della necessità per i monaci di “tagliare” i loro legami col mondo terreno.

Importanza Medicinale

Il Bosso è usato fino dall’antichità ma deve essere sempre usato sotto indicazione di medici o bravi erboristi perché è tendenzialmente molto tossico. Svolge un’azione febbrifuga e il suo impiego è particolarmente indicato nella cura delle malattie delle vie urinarie. Svolge un’efficace azione nel prevenire e combattere le affezioni reumatiche croniche e, come antinfiammatorio, è particolarmente utile in caso di reumatismi e artriti. Per uso esterno, infine, può essere impiegato come astringente in caso di abrasioni, tagli e ulcere. A scopo medicinale sono impiegate le scorze delle radici e le foglie, un tempo era impiegato anche l’olio essenziale.

La Pianta nella Missione del Papato

Il bosso è un arbusto piccolo, che si lascia potare, tagliare, fino ad assumere la forma che gli viene data dal giardiniere. Quale pianta migliore per simboleggiare l’umiltà con cui ognuno di noi, e quindi la Chiesa, deve portare il suo messaggio d’amore al mondo? “Infatti, sempre nel Vangelo di oggi Gesù non dice agli Apostoli “‘Ma, voi siete grandi, alla prossima uscita adesso organizzate meglio le cose…’. – ha chiarito il Pontefice il 5 Febbraio 2015 – “Soltanto: ‘Quando avete fatto tutto questo che dovete fare, dite a voi stessi: ‘Servi inutili siamo’. Questo è l’apostolo” e infatti li manda a predicare ordinando loro «non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone».